INTERVISTA: Jimi Jamison's SURVIVOR, ottobre 2004

08.06.2022

Esplorando l'archivio di Hammerblow 2002-2005, è possibile notare una moltitudine di ospiti e personalità che - purtroppo - non sono più tra noi, ma i cui nomi riecheggeranno per sempre nel cuore e nella memoria degli appassionati, come leggende. Che ne dite, per esempio, di rileggere le interviste a Quorthon, a Jeff Ulmer e al buon Klaus? Se non fossero sufficienti, di seguito rincariamo la dose riproponendo l'intervento di Jimi Jamison (1951-2014), una delle voci che hanno dato lustro alle prolifiche "raffinerie" hard rock U.S.A. degli anni '80; uno che la differenza, con i Survivor, l'ha fatta davvero.
C'è solo da essere orgogliosi di avere collezionato questa ed altre testimonianze, con buona pace della mental-coach generation, sempre pronta a pesare l'autostima del primo/a che passa. Se certi documenti riemergono dagli schedari di una piccola fanzine, è probabile che qualcuno all'epoca credesse nella qualità del nostro lavoro oppure, semplicemente, nella veridicità della passione che ci mettevamo.

Non mi sono mai considerato un esperto di A.O.R., né ho mai subìto un'infatuazione bruciante per le derive eccessivamente planari dell'hard rock, ma é innegabile che i classici del (sotto)genere riescano ad affascinarmi e a trovare posto nella mia raccolta di ellepì. Jamison, reduce da due prove notevoli con i Target (negli anni '70) e con i rockers svizzeri Cobra (prodotti da Tom Allom!), NON E' la voce del Survivor-classico "Eye of the tiger"; si unì però alla eccezionale band americana in tempo utile per forgiare ulteriori successi, dal best seller "Vital signs" al singolo "Burning heart" - l' "altro" sottofondo memorabile per la saga di Stallone/Balboa, decisamente inzuppato nella tipica retorica americana d'epoca cold war...

L'INTERVISTA

Risparmiandovi i convenevoli iniziali, piuttosto standard, riporto questa (breve) intervista dal momento in cui entrò effettivamente nel vivo...

HB: Non molto tempo fa, uscì un album a nome Jimi Jamison's Survivor, ma - se non erro - la band cominciò negli anni '70 come Jim Peterik's Survivor. Hai dovuto affrontare delle questioni legali per ottenere il marchio?

JJ: Sarò onesto: per tutto il tempo che lavorammo a quel CD, io credevo che stessimo registrando un album solista di Jimi Jamison. Ho scoperto che era uscito a nome "Survivor" solo quando ho ricevuto il CD a casa, da parte della compagnia discografica! Siamo andati in tribunale, sì, ma una volta entrati in sala abbiamo deciso di riunire il gruppo: è stato come divorziare legalmente...solo che quando vedi che nell'altra persona i vecchi sentimenti stanno raffiorando, capisci a chi appartieni veramente!

HB: Chi suona adesso nei Survivor? Che io sappia, Frank Sullivan è ancora della partita...

JJ: I Surivor attuali sono: Frankie Sullivan, Marc Droubay, Barry Dunaway, Chris Grove ed io.

HB: ...mentre Jim Peterik, l'ex "mente" dei Survivor, è tornato alla ribalta con il suo nuovo progetto Pride of Lions. L'hai ascoltato?

JJ: Ho sentito qualcosa in qua e là...è molto carino. Jim è un grande compositore.

HB: Hai mai pensato che la voce di "Eye of the Tiger" avrebbe potuto essere la tua? Tuttavia, pure tu hai cantato una canzone per la colonna sonora di "Rocky", sto parlando ovviamente di "Burning Heart"...

JJ: Sì, ho cantato "Burning Heart" per "Rocky IV" e onestamente non ho mai pensato che la mia avrebbe potuto essere la voce di "Eye of the Tiger". Credo piuttosto di essermi trovato nel posto giusto al momento più giusto possibile!

HB: Hai mai incontrato Sylvester Stallone? Si mormora addirittura che sia un grande fan dell'A.O.R.! Nei suoi film, infatti, si possono ascoltare - oltre ai pezzi dei Survivor - brani degli Asia, di Sammy Hagar, di Robert Tepper ecc.

JJ: Frankie (Sullivan) è ancora in contatto con Sly, io invece con suo fratello Frank, e mi risulta che sia lui il vero fan dell'A.O.R...

HB: Pensi, a proposito, che l'AOR sia ancora da considerarsi "rock per gli adulti"? Che ne pensi di questo ritorno in pompa magna? Gli stessi Pride of Lions stanno riscuotendo consensi dai giornalisti di tutto il mondo, ma non credo che una decina di anni fa sarebbe stata la stessa cosa...

JJ: Penso che tu abbia ragione: dieci anni fa, ognuno sembrava saltare sul carrozzone musicale preferito... country, garage eccetera, in cerca di qualcosa di nuovo....ma non dobbiamo dimenticarci che tutto ciò che è nuovo fa presto a diventare vecchio, e così tutto ciò che è vecchio ritorna ad essere nuovo. L'A.O.R. si era preso soltanto una piccola pausa... ma fidati che sarà sempre un concorrente molto forte!

HB: In un'ipotetica battaglia tra hit parader degli anni '80: "Eye of the Tiger" o "The final countdown"?

JJ: Senza dubbio, "Eye of the tiger"!

HB: Hai composto e cantato canzoni anche per altri film o serie televisive, per esempio per "Baywatch". Quando scrivi materiale del genere, segui lo stesso processo compositivo rispetto a quello usato per i brani dei dei Survivor? Produttori e registi ti hanno mai condizionato, per rendere i brani più commerciali?

JJ: Mi hanno dato delle direttive solo per quanto riguarda i "tempi" dei brani. Per esempio: "il ritmo deve essere più sostenuto dal sesto secondo del brano in poi" oppure "questa deve diventare più tranquilla dal diciottesimo secondo...". Roba del genere.

HB: Un'ultima cosa, Jimi: qual è la situazione attuale dei Survivor? Siete pronti per nuovo album in studio? Dicci qualcosa in più sl futuro della band...

JJ: Siamo stati in studio, e stiamo continuamente scrivendo del nuovo materiale. Ci piacerebbe far uscire un nuovo album, ma ultimamente ci stiamo concentrando nel pianificare più date possibili dal vivo e scrivere canzoni nuove...."getting our ducks in a row", così diciamo noi.

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