RICORDI: Virgin Steele + Omen, Tradate 2004
Eventi della portata del Tradate Iron Fest mancano come il pane. Lungi dal voler fare della retorica rivolta ai nostalgici, la magica atmosfera che si respirò per due anni consecutivi al Centro Sportivo di Tradate, provincia di Varese, fu punto d'incontro ideale tra le fragorose adunanze dei grandi metal-festival europei ed il calore delle venues di nicchia. Quando ancora (per poco) tutto ciò aveva perfettamente senso, quando il vero protagonista era l'evento stesso, quando il pubblico non macinava chilometri per la mera urgenza di esibire se stesso sulle piattaforme virtuali con desolanti selfie.
La prima edizione del festival di Tradate, però, fu una di quelle circostanze nate con il dono dell'immortalità. La kermesse prevedeva infatti due serate conclusive di grande prestigio: Dismember avrebbe troneggiato nella giornata dedicata alle sonorità estreme, mentre la redazione di Hammerblow optò per la rassegna decisamente tradizionalista che vide alternarsi Doomsword, Omen e, mitologia del metallo, Virgin Steele.
Va precisato che quel 19 giugno del 2004 era, per gli Omen, un battesimo del fuoco: nuova formazione, primo concerto della loro storia sul suolo tricolore. Per quanto riguarda Virgin Steele, ciò che David Defeis ed i suoi legionari conseguirono quella sera fu un posto d'onore nella leggenda. Né più, né meno. Il loro circus estivo si svolse in due titaniche riprese di TRE ORE ciascuna: debutto ad Atene ed una sola replica, in quel misconosciuto comune del Nord Italia.
Mancata l'esibizione dei Doomsword per un mio imperdonabile ritardo, non mi rimase che tradurre sulle pagine di Hammerblow le vibrazioni telluriche di quella giornata indimenticabile. Il tifo da stadio durante l'esauriente set degli Omen, oggi, sarebbe impensabile, e lo sarebbe altrettanto poter assistere ad un trionfo come quello dei Virgin Steele, una prova alla portata di nessun altro, se non dei campioni.
NOTA A MARGINE: prima di lasciarvi al reportage, tale e quale lo avete letto su Hammerlow molti anni fa, vi ricordo che la realizzazione di questo articolo è stata possibile grazie al contributo dell'amico Marco Gulino di "Non sei normale", che ha corredato i miei ricordi con rarissimo materiale d'archivio.
STRALCI DI UN'INTERVISTA
(da Hammerblow, aprile 2004)
Onestamente, l'intervista telematica che organizzammo con David Defeis pochi mesi prima del concerto, non si rivelò un pezzo...irrinunciabile. Qualche passaggio, tuttavia, merita di essere riportato, per attinenza all'apparizione di Tradate o, semplicemente, per riferimenti di interesse generale. Chiesi al "Re Leone" di svelare una volta per tutte il mistero sulla fantomatica formazione degli Exorcist e relativo album...
David Defeis: Ho prodotto quel disco, ho scritto le canzoni insieme a Edward, ma non erano i Virgin Steele. Era una band che finì nel dimenticatoio non appena uscì dallo studio di registrazione e, contrariamente a quanto detto dai pettegolezzi, io e Edward non ci abbiamo ricavato un soldo [...]
Interpellammo David riguardo al tour che Virgin Steele intraprese di supporto agli Hammerfall, qualche anno prima. L'evento alimentò non poche polemiche: Defeis motivò così quella scelta...
DD: Decidemmo di fare quel tour perchè gli Hammerfall ce lo chiesero per tre volte. Sulle prime dissi di no...poi vidi che erano così amichevolmente insistenti che diedi loro l'OK. Sono felice di averlo fatto, i ragazzi sono simpatici e alla mano, non ci furono problemi. Ce la siamo spassata on the road con loro.
Proprio in quei giorni, la stampa di settore confermò la partecipazione dei Virgin Steele al Tradate Iron Fest e...non solo. Ascoltate:
DD: Suoneremo ancora una volta in the beautiful Italy, certo! Saremo headliner al Tradate Iron Festival, il 19 giugno ed anche al Valpolicella Festival il 25 luglio a Verona [...]
Il perché non ci è del tutto chiaro ancora oggi ma, come alcuni di voi ricorderanno, Virgin Steele furono sostituiti dalla band di Udo Dirkschneider all'annunciato Valpolicella Festival...
IL REPORTAGE
(da Hammerblow, luglio 2004)
Questo è il genere di concerto dopo il quale ci si sente davvero dei reduci. Reduci di qualcosa di irripetibile. Tante ore di viaggio, pedaggi autostradali, benzina, sudore...ma ne è valsa la pena.
Congratulazioni quindi all'associazione culturale Orpheus, (promossa) promotrice di questo già indimenticabile evento che ha raccolto consensi a profusione: già, perché questo gruppo di volenterosi è riuscito a REGALARCI l'accoppiata Virgin Steele ed Omen per la modica somma di 7 euro!!! Chi di voi, di fronte a tale onestà, non avrebbe pagato volentieri con una banconota da 10 e lasciato il resto? Fate un esame di coscienza.
Proprio mentre il nostro staff si accinge ad entrare nell'ampia area concerti, sul palco sono in corso i preparativi per la prova dei ritrovati eroi dello U.S. Metal: quegli Omen al cui solo nome tuonano titoli come "Battle Cry" o "Warning of Danger". Si nota subito come niente sia stato lasciato al caso: il palco, benché di dimensioni visibilmente ridotte, presenta un discreto impianto e un efficace assetto anti-pioggia, le panchine coperte sono state rese accessibili al pubblico [...], parlandoci chiaro, l'atmosfera che si respira è quella di un open air con tutti gli accorgimenti di circostanza.
Cosa aspettarsi dagli Omen? La loro storia non è sicuramente delle più fortunate: la recente scomparsa del vocalist originario J.D. Kimball (nel 2003, nda), qualche album sotto la media, tanti anni di inattività. Un curriculum poco felice, senza dubbio. Chi e come sarà il nuovo cantante? Molti i dubbi nella mente dei fans.
Ebbene: il nuovo arrivato (Kevin Goocher, che pure mostra un timbro simile a quello del compianto Kimball) sembra restituire energia a tutta la band, tanto che componenti visive d'altri tempi (il basso a forma di...ascia!!!) e la professionalità del leader e chitarrista Kenny Powell lasciano a bocca aperta.
Via, dunque, con "The Axeman", "Battle Cry", "Ruby Eyes of the Serpent", "Termination", "Die by the Blade", "In the Arena" (brividi a non finire), "Death Rider", "Nightmares", "Dragon's Breath" (gelida e mostruosa) e l'immortale anthem "Teeth of the Hydra" che chiude, tra cori e applausi, questo magnifico tour de force della durata di un'ora e un quarto, che difficilmente si ripeterà, persino ai festival esteri. La meraviglia nel vedere un Kenny Powell dinamico e al tempo stesso perfettamente concentrato [...] è una sensazione che chiunque sognasse questo concerto da anni ha visto realizzarsi all'improvviso di fronte ai propri occhi, come un miraggio [...]
Virgin Steele - On the wings of the night (live Tradate)
Cambio di palco in favore di Virgin Steele [...].
"Suoneranno per tre ore!", "La scaletta prevista è quella di Atene!", tanto per citare le esclamazioni ricorrenti tra le prime file [...]. Detto fatto: se volete un assaggio di quello che i Virgin Steele hanno riservato alla legione di defenders presente a Tradate, date un'occhiata al set della citata esibizione greca, risalente a qualche mese fa; togliete un paio di episodi da "House of Atreus" e sostituiteli con "On the wings of the Night", "Victory is Mine" e una imponente versione della giurassica "Guardians of the Flame".
Dalle 22 alle una, da "Kingdom of the Fearless" alla celebrativa "Veni, vidi, vici", passando per le inattese "Emalaith", "I will come for you", "Angel of Light", "Noble Savage" e arrembaggi dalla potenza inaudita quali "The burning of Rome", "Invictus" e "Symphony of Steele", Defeis e i suoi compagni hanno realizzato l'impossibile, senza alcun calo di sorta. Neanche una corda spezzata sulla chitarra di Pursino rallenta minimamente la marcia per la vittoria. La band concede un momento di relax proponendoci alcune perle del proprio repertorio melodico, l'oscura "Gate of Kings" o la commovente "When the Legends Die". Ovviamente lo show annovera una buona dose di composizioni di recente fattura, ma le belle melodie di "Wine of Violence", "A token of my Hatred", "Through blood and Fire", "Wings of Venceance" e "The Voice as Weapon" raccolgono sempre consensi e non smettono di affascinare.
E fu così che, tra spade incendiate che brillano nella notte, canti divinatori e atmosfere mistiche, Virgin Steele e Omen ci hanno guidato attraverso i loro scenari più esclusivi, lasciandoci per sempre nel cuore un'esperienza unica nel suo genere. Total Epic Metal Domination!
Massimo
Virgin Steele - A symphony of steele (live Tradate)