LA SORPRESA: Trovao, i tiranni del 2021!

09.07.2021

TROVAO - PRISIONIERO DO ROCK N' ROLL
(Classic Metal Records, 2021)

Provate ad immaginare un presente alternativo, pensate a come suonerebbero le nuove uscite discografiche se il mondo si fosse, per assurdo, cristallizzato nel time-lapse in cui Scorpions, Judas PriestAccept e rispettivi epigoni partecipavano alla bagarre con i loro esercizi più vibranti.

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La stampa sotterranea, da ogni angolo del Globo, sta inneggiando ai Trovao ("Tuono", in portoghese!) ed al loro sconcertante ellepì, esordio sulla lunga distanza che merita nel modo più assoluto quanto sta rapidamente raccogliendo. Al tripudio di ovazioni si aggiunge l'encomio di Hammerblow che -dopo numerosi e scrupolosi ascolti- non può fare a meno di esultare davanti al fuoco-rapido di "Prisioniero do Rock n'roll"!

Trovao non è, tra i paladini dell' amarcord anni '80, solo il più curato a livello sovrastrutturale: questa inesorabile macchina da guerra nata a Sao Paulo, all'ombra del Cristo Redentore, ha impiantate nel proprio DNA la forza d'urto del miglior Heavy Metal, l'esplosività degli Scorpions di "Blackout" e degli Accept di "Breaker", oltre ad un reparto tastieristico che sembra quasi ereditato dalla super-mecha Judas Priest '86!
Agli ordini di Gustavo Eid, solista dal timbro attaccabrighe che rimanda ai (mai) dimenticati Shok Paris, il commando carioca fa dell'anacronismo la propria arma risolutiva. Attenzione però: Trovao non si limita ad estirpare il furore primordiale dell'Heavy Metal ed imitarne le devastanti propagazioni, ma assolda nelle proprie fila un chitarrista visibilmente addestrato, in grado di concorrere con qualunque atleta della sei-corde, e si esalta con una serie di hit sconquassanti che, dal singolo "Linha de frente" in poi, non mostra cedimenti.

Parafrasare ulteriormente sarebbe inutile, dato che brani dal sound ultracompatto come "Princesa do fogo", "Furacao" e "Distante" parlano da sé. Constatata la preparazione dei musicisti, avrei scommesso su qualche accompagnamento leggermente più elaborato: l'ascia Alexandre Gatti sceglie invece di adagiarsi spesso su rodate sequenze di power chords, rimandando le acrobazie ai momenti squisitamente solistici.

Il cantato in portoghese è un dettaglio che lascio al vostro gusto personale: vezzo che fa di Trovao la "mucca viola" della NWOTHM oppure tallone d'Achille di questi nuovi tiranni?

Massimo

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