INTERVISTA, Thor, febbraio 2004
Pensate di aver toccato con mano l'apice della pacchianeria grazie agli eccessi scenografici dei Kiss? Credete davvero che l'attitudine dei Manowar rappresenti l'apoteosi dell'iperbole Heavy Metal? Beh, è arrivato per voi il momento di ripensare certi concetti.
Nel mondo di Jon Mikl Thor, la musica è solo un veicolo: anzi, uno dei tanti veicoli per esaltare ed imporre la propria immagine. Thor è frontman carismatico, attore, ex culturista insignito del sommo titolo Mr. Universo, nei primi anni '70. Bando alla qualità e alla ricercatezza musicale (!), quindi, l'obiettivo di questo redivivo He-Man è restituire, attraverso l'hard'n'heavy, la percezione di un mondo a metà tra il fantasy classico e l'horror post-bellico. Protagonisti indiscussi: i suoi muscoli d'acciaio!
Nel febbraio del 2004, gli (auto)inviati di Hammerblow, ovvero il sottoscritto e lo stimato Gianluca Venditti, ebbero quindi a che fare con un personaggio noto nell'ambiente per le sue eccessive esibizioni -proverbiale l'esplosione della borsa dell'acqua calda tramite la sola potenza polmonare!-, qualche film di culto e, perché no, una serie di album Heavy Metal dove, se non altro, il divertimento è assicurato.
Tra proclami, nozioni di cinema "di genere" e qualche problema ortografico (vedi foto...), questa intervista rappresenta uno dei fiori all'occhiello della prima edizione di Hammerblow. Thor, evidentemente entusiasta del nostro interesse, si dimostrò assolutamente disponibile inviandoci il più bel pacchetto promozionale pervenuto ad oggi in redazione: foto con dedica, una promo d'annata -emessa dalla Enigma Records- e altri simpatici gadget...
Massimo
L'INTERVISTA
Ai microfoni di Hammerblow, così John Ricci dei canadesi EXCITER parlò, nell'agosto 2004, del collega e conterraneo Jon Mikl Thor:
John Ricci: incontrai Thor a Londra anni fa, nel 1985 credo, nell'ufficio del manager dei Motorhead. Lo avevo visto in concerto molto tempo prima di allora, negli anni '70. Allestisce dei grandi live: la sua musica è semplice ma efficace e molto "visuale".
L'intervista vera e propria, invece, iniziò così....
HB: Ciao John! Domanda stupida: ci autograferesti una foto, da includere nel sito, del tuo periodo culturista/modello (antecedente alla carriera musicale), con baffi e capelli corti? Te ne saremmo molto grati.
JMT: Certo che sì! Dammi il tuo indirizzo e provvederò a spedirtela!
HB: Siamo venuti a conoscenza dell'imminente uscita del tuo nuovo disco "Beastwomen from the center of the Earth", che hai realizzato in collaborazione con Mick Hoffman. E' un concept album? Ci spiegheresti qualcosa in merito? Chi è questo Mick Hoffman?
JMT: Sono sempre stato appassionato di film di fantascienza, come "Attack Of The 50 ft. Women", "Invaders from Mars", "It Came From Beyond Space" e anche delle leggende sulle Amazzoni: saranno veramente esistite, secondo te? (!?!? nda) Poi ho sempre desiderato scrivere un'odissea Rock come, ad esempio, "Ziggy Stardust" o "Spiders from Mars". Hoffman è considerato uno dei più grandi artisti fantasy al mondo, e un musicista/compositore molto talentuoso, così abbiamo collaborato alla stesura dell'album. Questo disco è un messaggio rivolto alle donne, al loro potere intellettuale, spirituale e sessuale.
HB: E' praticamente impossibile reperire da queste parti i tuoi ultimi lavori nei normali negozi di dischi; ci si affida ad Internet o ai mailorders stranieri. Però l'Italia è un paese ancora molto ricettivo per il metal classico e, se ti si vedesse ogni tanto sui magazines specializzati e nei negozi, i kids più giovani avrebbero modo di conoscerti (o riscoprirti). Quali e quante difficoltà stai riscontrando a livello distributivo in Europa?
JMT: Negli anni 80 il nostro quartier generale era in U.K., per cui potevamo organizzare tour europei e stampare edizioni europee. Ora stiamo suonando principalmente nel Nord America e stiamo stampando per un'etichetta che opera in USA e in Canada, chiamata Scratch Records; speriamo di riuscire a far qualcosa anche in Europa. "Only the Strong" è stato recentemente ristampato per la Grecia, ma mi piacerebbe vedere dalle vostre parti anche album come "Triumphant", "Equinox" e "Beastwomen".
HB: Sappiamo che Ed Brisson della Fizz Films ha già messo in cantiere "Rock And Roll Nightmare 2: The Intercessor", sequel del cult movie del 1987, che ti vedrà di nuovo tra i protagonisti. Ci sarà uno score musicale metal? E sarà ufficialmente Thor ad occuparsene o... ehm... John Triton con i suoi Tritonz? Altre bands coinvolte?
JMT: Niente Tritonz sul prossimo film; ci sarà Thor ed altre grandi bands. Stiamo attualmente girando "Intercessor Trilogy", un preludio a "R'n'R Nightmare II". (il film uscirà, in effetti, circa un anno dopo questa intervista - nda)
HB: ...e "Il Gladiatore" di Ridley Scott l'hai visto?
JMT: Mi è piaciuto "Il Gladiatore". Da giovane adoravo i film epici sword and sandal girati in Italia. Il mio eroe era Steeve Reeves, quello di "Hercules" e "Hercules Unchained". C'è una scena di battaglia in "Intercessor Trilogy" che spero rievochi la grandezza e la potenza di quelle pellicole.
HB: Parliamo ancora di cinema! Hai recitato in "Zombie Nightmare" (1987), assieme ad altre due glorie del grande schermo: la sempre bonazza Tia Carrere ("Wayne's World") ed Adam west, ossia il "vero" Batman (il panzone della serie televisiva e del lungometraggio del '66!). Cosa ricordi di entrambi e delle riprese del film?
JMT: Fu bello incontrare Tia Carrere e soprattutto Adam West. Era Batman che incontrava Thor, un evento! Mi ricordo che impiegavo 4 ore al giorno per sistemare il trucco da zombie. Quel film è diventato un culto da quando apparve su "Science Mystery Theatre 3000" in USA.
HB: I 2000 sono anni di reunion per parecchie bands: chi per gli album, chi per i concerti. Gente come te o i Manowar, invece, non ha mai ceduto, persino attraverso i classici "periodacci". Conosci o apprezzi i Manowar? Ti senti vicino al loro modo di concepire l'Heavy Metal?
JMT: Penso che parecchi ragazzi vogliano conoscere la realtà degli anni '80 perché se li sono persi; per questo si interessano ai gruppi di quel periodo e ciò causa inevitabilmente le varie reunion. Thor non ha mai fatto una reunion, ma un semplice come-back nel 2001. Sai che in America il nostro seguito è composto mediamente da under 21? Per quanto riguarda i Manowar, mi piace la loro immagine e la loro musica, ma devo dirti che io sono stato assolutamente il primo a portare la potenza dei muscoli e a far rivivere l'immagine da gladiatore sul palco e nelle canzoni! Il mio primissimo disco è del 1974 e "Keep The Dogs Away" è del '77.
HB: E' un dato di fatto che gli stessi Manowar, voi, i Virgin Steele, Yngwie Malmsteen e pochi altri siate sopravvissuti nel tempo. Perché?
JMT: Se un artista sopravvive, è perché compone della grande musica e ha una grande immagine. Sono tutti buoni a scrivere una hit che raggiunga la prima posizione in classifica, per poi sparire dalla circolazione. Devi avere qualcosa di speciale per essere longevo, per avere uno "staying power". Devi avere le palle e la determinazione, e deve piacerti quello che fai.
HB: Che fine ha fatto Pantera?
JMT: Non ne ho idea.
HB: Siccome i nostri lettori sono curiosi, spiega meglio chi era Pantera. Mi pare che hai prodotto pure un suo album solista...
JMT: Era una donna guerriera, un po' come Xena della TV!
HB: Fai ancora esplodere le borse dell'acqua calda on stage? Pieghi ancora le sbarre di ferro? Non abbiamo mai visto niente del genere in Italia, sarebbe spettacolare vederti. C'è qualche speranza?
JMT: Do ancora delle prove di forza da super-uomo on stage, per accompagnare il "pounding Metal Rock". Voglio dare agli spettatori uno show indimenticabile. Non sopporto il fatto di andare ai concerti ed essere intrattenuto solo minimamente. Vado fuori di senno se vado a vedere un gruppo e questi mi annoiano. Esigo uno show dove vedo una BAND! E qui reclamo il mio titolo di intrattenitore più potente del mondo: mi frantumerei le ossa e mi strapperei i muscoli per provarlo a me stesso e ai miei fans. Non esiste nessuna band o artista in grado di spodestare Thor!
HB: ...ma cos'è oggi l'Heavy Metal per John Mikl Thor? E' esattamente la stessa cosa che rappresentava 20 anni fa o le cose sono un po' cambiate?
JMT: E' tutto diverso da com'era 20 o 30 anni fa. Ora ci sono gli ibridi. True Metal, Nu Metal, Speed Metal eccetera. Prima si chiamava solo Metal! Tuttavia a me piace fare questo, sperimentando ogni tanto con i suoni come ho fatto su "Triumphant" o "Beastwomen". Voglio scrivere buone canzoni e raccontare storie, raccontare luoghi fantastici che io e l'ascoltatore attraversiamo insieme.
HB: Grazie per l'intervista, Thor. HAIL from your Italian Legion!!!
JMT: HAIL THE ITALIAN LEGION!!!! Spero di vedervi presto!